Amigoni, San Giuseppe col Bambino
Amigoni, San Giuseppe col Bambino

Jacopo Amigoni

(Napoli o Venezia, 1682 - Madrid, 1752)

San Giuseppe col Bambino
Questo raffinato quadro è uscito, come si diceva, dal pennello di Jacopo Amigoni, figura chiave della generazione di artisti veneziani attivi tra il XVII e il XVIII secolo e uno dei migliori interpreti del rococò europeo. Il maestro, già sufficientemente lodato dalle fonti settecentesche e iscritto alla Fraglia dei pittori veneziani fin dal 1711, si distinse per l’eredità accademica derivatagli dal veronese Antonio Balestra e dal più anziano Antonio Bellucci, e con il tempo la sua fama di decoratore, di pittore di soggetti mitologici e di ritrattista corse in tutta Europa. A partire dalla metà del secondo decennio del Settecento e per tutto il terzo, Jacopo mostrò nell’affrontare la tematica religiosa una spontaneità e una piacevolezza di invenzione che non abbandonerà mai lungo il percorso artistico. Questo tema non bloccò la sua creatività, che invece volò libera e vitale nella forma e nel colore, sancendo il successo permanente di questo genere presso la committenza.
Iconograficamente le redazioni dei dipinti dedicati alla devozione familiare si suddividono in due gruppi: quello con la presenza della sola Vergine con il Bambino – e un secondo, più articolato, dove compare anche San Giovannino e più raramente San Giuseppe, come in questa preziosa tela.
L’educazione artistica e la padronanza delle tecniche dei mezzi espressivi divennero le virtù più apprezzate del maestro, che entrò in sintonia con la ritrattistica degli affetti equilibrati e della giusta misura gestuale.
Il talento si manifesta nella costruzione scenica, soffusa di una luce che avvolge le forme e le carni, dipinte come se la materia fosse porcellana: ciò che ne risulta è un’atmosfera delicatamente sensuale e nel contempo dolce e giocosa.
L’artista ricerca le espressioni dei volti, si appassiona alla tenerezza del loro colloquio intenso, caratterizzato da un’intimità paterna e da un atteggiamento profondamente umano, scegliendo un impasto morbido che renda delicato l’incarnato del fanciullo e amorevoli gli occhi di San Giuseppe.
Questo dipinto può accostarsi ai lavori eseguiti da Amigoni presso il Neues Schloss Schleissheim di Monaco, databili tra il 1720 e il 1725.
Meritevole di partecipare alle importanti mostre veneziane del Il Settecento Italiano (1929) e dei Cinque secoli di Pittura Veneta (1945), Jacopo fu oggetto degli studi di G.M. Pilo, F. Casagrande, di R. Pallucchini, di L. Hennesey e, da ultimo, di A. Scarpa Sonino, che ha precisato l’importanza del repertorio del maestro in ambito collezionistico.

olio su tela,
cm 65 x 81,5h

Expertise: prof. Fabrizio Magani

  • Lun - Ven: 9:00 - 13:00 | 15:00 - 19:00
  • Sab e Dom: escusivamente previo appuntamento

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