Giuseppe Zais
(Forno di Canale, 1709 - Treviso, 1781)
Paesaggio con dame e fanti
In questa tela Zais accorda elementi pittorici per realizzare un paesaggio pastorale dalla briosa modulazione coloristica giocata sulle trasparenze rosate, verdi e marroni, dove una montagna azzurrina fa da sfondo a una visione popolare legata alla cultura del paesaggio veneto. Alcuni viandanti trovano ristoro dopo un viaggio, una donna si posa ad un arbusto dalle fluttuanti e pittoresche fronde a mo’ di quinte che accentuano il degradare prospettico dei piani, mentre altre due fanciulle la assistono con una brocca di acqua. Un pellegrino dialoga con loro con i rapidi e graziosi gesti della galanteria; un fante volta loro le spalle mentre galoppa in sella al suo cavallo.
Zais ricorda le valli venete croscianti di acqua e restituisce quell’incantevole suggestione atmosferica alla tela, dipingendo una natura selvaggia che impone la crescita imprevedibile delle piante; ricostruisce un sentore di terra e un profumo di erba; colloca le figurine con naturalezza in una radura idillica, tessuta su tonalità calde e fatta di valli brunacee, di colline che si perdono in una luce nebbiosa e dorata all'orizzonte, di arbusti contorti che sfociano in chiome autunnali, di case e villaggi che evaporano sullo sfondo.
La vena paesistica dell’artista tocca i suoi punti migliori nelle tele del ventennio 1740 – 1760, quando affiora il richiamo al fascino della narrativa arcadica Settecentesca.
olio su tela,
cm 73,5 x 96h