Giulia Lama
(Venezia, 1681 – 1747)
Testa di levantino
Il dipinto raffigura una Testa di levantino con pipa ed è opera della pittrice veneziana Giulia Lama, di mestiere ricamatrice, ma figlia d’arte: il padre Agostino era un pittore locale e così anche in Giulia emerse il desiderio e il talento nel dipingere e nel disegnare.
Non si iscrisse mai alla Fraglia dei pittori, ma nella scena cittadina si muoveva con gli stessi committenti che a quella corporazione attingevano.
Il suo stile fu influenzato da quello del suo maestro, Giambattista Piazzetta, pittore e disegnatore eccellente, che, come altri artisti, aveva a Venezia una scuola di disegno dal vero, dove anche Giulia Lama si esercitò con nudi femminili e maschili, maturando un segno poco lineare e analitico, propenso a definire bruscamente le figure contrastando luce e ombra.
Come emerge da questa tela di piccole dimensioni, Giulia fu un’artista particolare, con qualità e abilità specifiche nei ritratti e nella grande pittura di storia, che si distinse per uno stile inquieto, per il forte risalto espressivo, per il suo tenebrismo e per la pittura essenziale unita a violenti contrasti di luce.
L’uomo è ritratto di profilo, ma questo non ci impedisce di cogliere l’espressione del suo volto, seria e pensosa, che lo disegna come un uomo silenzioso e taciturno; ha lo sguardo rivolto verso il basso ed è in procinto di fumare la pipa che tiene nella mano destra. Indossa un copricapo e un vestito tipici dei paesi orientali, ed è cinto da una stola in pelliccia.
L’opera è stilisticamente confrontabile con la Testa di levantino degli Staatliche Museen di Berlino.
olio su tela,
cm 47 x 38h
Expertise: prof. Ugo Ruggeri